Finale 5-6 posto
Lazio 76 vs Piemonte 40
Lazio: Manzo 5, Nardi 4, Bagni, Becchetti, Minna 8, Corriere 2, Spagnolo 16, Greggi 8, Lesdi 4, Motta 4, Francioni, Mazzocchia 3, Sepe 13, Giacomi 9
Piemonte: Perretta, Bertino 6, Regis 3, Cristina 7, Mauri, Anfossi 2, Sirchia 2, Ciuffreda 6, Okeke 7, Ferrari, De Silvio, Cravero 7
Parziali 15-10; 42-12; 50-26
Ultima giornata della Ludec Cup e prima finale sul parquet del PalaTagliate. Per il 5 e 6 posto si affrontano Lazio e Piemonte, due squadre che hanno dato il massimo in ogni partita giocata. L'avvio vede più agguerriti i ragazzi di coach Gilardi che attaccano il canestro con caparbietà. Il Piemonte entra in partita e macina punti su punti, riuscendo a terminare il quarto sotto di 5 ma con un atteggiamento positivo che fa ben sperare in una partita combattuta. Il secondo quarto si apre con pochi punti ma con un interessante gioco da ambo le parti, molto fisico e molto aggressivo. Prima tripla del Lazio, intento ad incrementare il vantaggio sul Piemonte che, a meno di 5 minuti dalla fine, è a +16. Ai piemontesi manca il canestro, complice la sfortuna, nonostante una buona circolazione di palla ed intesa tra i ragazzi. La squadra di coach Villa non si lascia scoraggiare dal +30 e non molla, resta in partita difende e attacca senza sosta. L'intervallo lungo dà respiro ai team. Il Piemonte reagisce e torna in campo attaccando il ferro e sbloccando finalmente il suo punteggio. Il quarto scorre velocemente, senza troppe interruzioni dove si è visto un Lazio in difficoltà, a causa del primo tempo molto tirato. A metà dell'ultimo periodo, i punti realizzati dalle squadre sono i medesimi ma il divario è ancora grande, complice il primo tempo devastante dei laziali. Le prestazioni di gioco sono di un buon livello, il ritmo serrato. I contropiedi si susseguono senza perder tempo, i laziali vogliono questa vittoria ma non abbassano la guardia nemmeno a un minuto dalla fine con un vantaggio di quasi +40. Il finale è scritto, il Lazio vince la finale per il 5 e 6 posto, trascinata dai 16 punti di Spagnolo e dai 13 di Sepe, strapazzando senza pietà la compagine piemontese a cui vanno i meritati onori per non essersi mai arresa.